(gioco “fascista”) Il “Menefrego”. Nuovo gioco di carte. Senigallia, 1939.

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Ing. Giacomo Crivellini, Il “Menefrego”. Nuovo gioco di carte. Senigallia, Scuola Tip. Marchigiana, 1939. In-8 (cm 23,5 x 17), brossura editoriale, pagine 16 + 4 illustrazioni. “Una vignetta de’ Il Popolo d’Italia portava uno stemma con su scritto, Menefrego. Ho intitolato con questo nome il nuovo gioco di carte che ho studiato in maniera che risulti lecito, piacevole e pieno di risorse. L’ho intitolato così anche per scolpirlo con un motto che è dell’epoca nostra. E’ un gioco italianissimo perché trovato da un italiano, con carte del tipo italiano, denare, bastone, coppe, spade, ed è gioco Fascista perché nato nell’era fascista e perché si basa sulla gerarchia; quindi potrà ben introdursi fra i nostri più leciti passatempi del dopolavoro. L’Autore di questo gioco è ingegnere direttore di impianti elettrici; sembra quindi strano che proprio da un ingegnere sia sortito questo nuovo giuoco di carte, che nulla ha a che vedere con l’elettricità, quindi logica conseguenza, l’inventore deve essere accanito giuocatore!.. nulla di tutto questo; ho conosciuto le carte per qualche passatempo famigliare e per perdere qualche volta fra amici la consumazione; come mai allora scoprire un nuovo giuoco di carte? Ecco un po’ di storia: Nell’inverno del 1933 mi trovavo in una mia centrale elettrica, alle falde del Monte Nerone in Comune di Piobbico ridente paesello della Provincia di Pesaro e mi sorprese una tormenta; la neve raggiunse oltre un metro di altezza. Nessuna possibilità di uscita, avevo con me il sorvegliante di centrale. L’una dopo l’altra le linee elettriche andarono a terra, la centrale restò così immobilizzata, che fare? Avevamo un mazza di carte che ci diede il mezzo di passare meno peggio l’imprevista prigionia. Nella notte mi venne fatto di pensare alla possibilità di un nuovo giuoco con gerarchia bastone!”. Le prime due illustrazioni rappresentano alcune antiche carte ritrovate nel 1929 durante l’abbattimento di un arco della corte malatestiana di Fano, la terza un mazzo di carte italiano, la quarta è “il ricordo del battesimo del giuoco fatta a Piobbico nell’anno 1934. Le due coppie erano il Dottore e Segretario Comunale, Farmacista ed autore, naturalmente l’autore è…. fregato e se ne lagna!”. In ottimo stato.

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