La rivista «Lotta poetica» nasce nel 1971 a Brescia su iniziativa di Sarenco e Paul De Vree con l’obiettivo di costituire un organo di diffusione della poesia visiva e delle più recenti sperimentazioni poetiche a livello internazionale. La prima serie, diretta dagli stessi Sarenco e De Vree, vede l’uscita di 50 numeri fino al 1975, divisi in 26 fascicoli, pubblicati a cadenza mensile; nella redazione sono presenti Eugenio Miccini – che è indicato come direttore responsabile ai fini di legge -, Carlo Alberto Sitta, Michele Perfetti, Jochen Gerz, Nicholas Zurbrugg, Peter Mayer, Jiri Valoch, Miroljub Todorovic, Nahl Nucha, Ewerdt Hilgeman, Bengt Emil Johnson. A partire dal n. 34-35-36 del 1974 la redazione annuncia un cambiamento nella struttura della rivista, che da questo momento abbandona il terreno dell’informazione relativa agli “avvenimenti” per concentrarsi sull’approfondimento di alcuni “valori”, attraverso la realizzazione di numeri monografici dedicati a singoli temi o artisti: tra questi compiono De Vree, Bory, Arias-Misson, Jiri Kolar, Joseph Beuys e Enrico Baj. Dopo la cessazione della prima serie nel 1975, la rivista riprende le pubblicazioni nel febbraio del 1982 con una nuova serie che conta 24 numeri editi fino al 1984. Il nuovo direttore responsabile è Anna Guglielmi, mentre unico direttore artistico è Sarenco; la redazione è composta da Miccini, Arias-Misson, Henri Martin, Franco Verdi, Jean-Francois Bory e Julien Blaine. Oltre alla presentazione di opere e artisti di poesia visiva e sonora, nonché di altre sperimentazioni interdisciplinari, la seconda serie è caratterizzata dalla presenza di numerose interviste dedicate agli artisti della scena internazionale e dalla riflessione sulle avanguardie del ‘900, dalle avanguardie storiche alla poesia visiva. Si deve poi segnalare la rassegna stampa sulla mostra itinerante Logomotives (1963-1983), che raccoglie opere di Arias-Misson, Blaine, Bory, De Vree, Miccini, Sarenco e Verdi, di cui Sarenco offre una ricostruzione nel n. 22, 1984 (cfr. in merito anche il n. 18, febbraio 1984 e il supplemento al n. 14, 1983), e la presenza di aspre polemiche contro la transavanguardia e l’ipermanierismo, che si ritrovano anche nella terza serie della rivista. In quest’ultima, composta di soli due fascicoli editi nel 1987, si verifica anche l’avvio di una discussione sul postmodernismo. Il titolo della rivista viene ripreso nuovamente da Sarenco nel 2009 con un volume dedicato all’arte africana e asiatica, indicato come quarta serie di «Lotta poetica», e nel 2012 con «New Lotta poetica», un nuovo periodico che viene affiancato da un CD di poesia sonora e da un DVD di “cinema d’artista”, il cui numero di copie varia in base al numero degli abbonati.
BIBLIOGRAFIA:
Sulla storia della rivista si vedano G. Maffei, P. Peterlini, Riviste d’arte d’avanguardia: esoeditoria negli anni Sessanta e Settanta in Italia, Bonnard, Milano 2005, e il catalogo della mostra Lotta poetica: il messaggio politico nella poesia visiva 1965-1978, a cura di B. Carpi De Resmini, Iacobelli, Guidonia Montecelio 2017; si rimanda inoltre alla scheda dedicata alla rivista sul sito verbapicta.it (22/07/2019) a cura di Federico Fastelli. Su «New Lotta poetica» si veda il sito della Fondazione Sarenco, (22(07/2019).